- 1 Cos'è e quali funzioni svolge il buffer per unghie
- 2 Quando usarlo
- 3 Quando è particolarmente raccomandato
- 4 Il buffer per unghie 4 fasi
- 5 Come usarlo correttamente
- 6 Frequenza ideale di utilizzo
- 7 Dove comprarlo e quanto costa
Il buffer per unghie è uno strumento molto importante per una buona manicure e per la preparazione dell’unghia alla ricostruzione. Nonostante sia praticamente indispensabile, in molte ancora non lo conoscono o non sanno come usarlo nel modo giusto. In questo articolo troverete quindi tutto quello che bisogna sapere sul buffer per unghie: cos’è, come si utilizza e perché è fondamentale non dimenticarsi di usarlo prima della ricostruzione (e non solo prima della ricostruzione).
Cos’è e quali funzioni svolge il buffer per unghie
Il buffer per unghie è una lima dalla grana finissima e con una particolarità che permette di riconoscerlo da tutte le altre lime: ha la forma squadrata di un mattoncino. Può essere completamente bianco oppure colorato (in vendita lo si trova di colori diversi).
Per la sua caratteristica forma a parallelepipedo e per la funzione che svolge, spesso viene anche chiamato mattoncino o blocchetto levigante. La principale funzione svolta dal buffer è infatti quella di levigare e opacizzare le unghie. Più nello specifico, il buffer va ad eliminare tutte quelle impurità che si depositano sullo strato più superficiale dell’unghia: sebo in eccesso, impurità, residui di smalti e gel, etc. Il buffer può essere utilizzato sia su unghie naturali che ricostruite e anche sulle unghie dei piedi.
Alla fine, la superficie dell’unghia risulta visibilmente più liscia, uniforme, levigata e pulita. La funzione levigante di questo strumento si rivela molto utile anche in caso di irregolarità nella struttura superficiale dell’unghia (ad esempio, se sono presenti piccoli solchi o striature).
Quando usarlo
Il mattoncino levigante è uno strumento che bisognerebbe sempre utilizzare per preparare le unghie alla ricostruzione in gel o in acrilico: in questo specifico caso serve soprattutto per opacizzare l’unghia, evitare eventuali sollevamenti e garantire quindi una ricostruzione dal risultato ottimale.
Tuttavia il buffer non serve solamente a questo. Dovrebbe essere utilizzato anche quando si effettua una normale e classica manicure, per realizzarla nel modo migliore possibile. Infatti aiuta a dare all’unghia la forma che si desidera, oltre a garantirle un aspetto curato, liscio e levigato.
Inoltre, utilizzare il buffer prima della stesura dello smalto ne favorisce una maggiore tenuta e durata.
Quando è particolarmente raccomandato
Limare le unghie con il buffer prima di stendere lo smalto è sempre consigliabile, ma lo è soprattutto in questi due casi:
- In caso di unghie grasse, vista la funzione opacizzante di questa lima
- Nel caso siano presenti piccole irregolarità e rigature sulla superficie dell’unghia: levigando prima con il buffer sarà possibile stendere meglio lo smalto ed evitare che si accumuli nelle rigature.
Il buffer per unghie 4 fasi
Il buffer per unghie di base è dotato di una sola faccia utilizzabile e svolge sostanzialmente due funzioni, quella levigante e quella opacizzante. I buffer più performanti – quelli che permettono si sfruttare al meglio tutte le potenzialità di questo strumento – sono però dotati di quattro facce.
Si tratta del cosiddetto buffer 4 fasi: in questa tipologia di buffer ogni lato del mattoncino è colorato in modo diverso, si presenta con caratteristiche differenti dagli altri (un lato è più ruvido, un altro più gommoso, etc.) e svolge una funzione specifica che corrisponde ad una precisa fase del trattamento di manicure dell’unghia:
- Prima fase: corrisponde alla limatura e accorciatura delle unghie. Vengono quindi limate le lunghezze dell’unghia e si arrotondano angoli e punte
- Seconda fase: in questa fase il buffer si usa per dare all’unghia la forma desiderata (ovale, squadrata, arrotondata…) con maggiore precisione
- Terza fase: durante il terzo passaggio si passa il buffer su tutta la superficie dell’unghia, per levigarla, appianare eventuali rigature ed eliminare il più possibile le imperfezioni (oltre che i residui della limatura precedente)
- Quarta fase: la quarta e ultima fase è quella di lucidatura, ovvero quella in cui si conferisce all’unghia maggiore brillantezza e luminosità. In genere si consiglia di saltare questo passaggio (fermandosi quindi alla terza fase) se bisogna solo stendere lo smalto, in quanto delle unghie porose assorbono meglio lo smalto, facendolo durare più a lungo.
Per semplificare l’uso del buffer 4 fasi, su ogni lato è scritto il numero che corrisponde all’ordine di utilizzo delle varie facce, così da non sbagliarsi.
Come usarlo correttamente
Se usato in modo corretto, il buffer agisce in maniera delicata, senza danneggiare la lamina ungueale. Bisogna passarlo su tutta la superficie ungueale con delicatezza, senza premere, né sfregare eccessivamente. In questo modo si evita di indebolire e irritare il letto ungueale e di far assottigliare la lamina più del dovuto.
Inoltre non è necessario insistere troppo: su ciascuna unghia sono sufficienti due o tre passate.
In questo video, pubblicato da Pics Nails, è possibile vedere come usare correttamente il buffer (anche sulle unghie dei piedi):
Frequenza ideale di utilizzo
Per non indebolire e assottigliare troppo le unghie è meglio evitare di utilizzare il buffer con eccessiva assiduità: la frequenza ideale è ogni due settimane.
Dove comprarlo e quanto costa
Il buffer per unghie è un prodotto facilmente reperibile sia online, sia nelle profumerie ben fornite e ovviamente nei negozi di articoli per manicure. Il prezzo è davvero contenuto. In media, un classico buffer professionale a 4 facce che svolge egregiamente la propria funzione costa pochi euro: indicativamente dai 3 ai 5.
Esistono comunque tipologie di buffer per tutte le tasche: dai meno cari (online sono disponibili anche blocchetti di 5 buffer a 5 euro), ai più pregiati e costosi (alcuni possono costare anche più di 15 euro, se realizzati con materiali particolari).